venerdì 27 maggio 2022

A Vaisitti 200 mila euro per la ricerca sul linfoma di Richter

La prima edizione del Bando lanciato da Fondazione Ricerca Molinette Onlus si è conclusa con la selezione del progetto presentato dalla professoressa Tiziana Vaisitti, ricercatrice del Dipartimento di Scienze Mediche che svolge la propria attività al Molecular Biotechnology Center di Via Nizza, a Torino. Per il suo progetto diricerca Tiziana Vaisitti riceverà dalla Fondazione il contributo di 200 mila euro. Il progetto si focalizza su un linfoma raro chiamato linfoma di Richter, un tumore del sangue con un’altissima percentuale di mortalità. Questa leucemia ha caratteristiche simili alle forme di linfoma cronico frequenti nell’anziano e la scoperta di nuovi meccanismi molecolari potrà condurre a nuovi trattamenti, coerentemente con il tema centrale del bando, ovvero la ricerca che possa portare beneficio nelle patologie inevitabilmente associate all’invecchiamento. “Si tratta di una forma molto aggressiva di cancro che si sviluppa nel 10-12% dei pazienti che sono stati colpiti precedentemente dalla leucemia linfatica cronica”, spiega Tiziana Vaisitti, che si è formata principalmente a Torino, ma ha lavorato anche nel prestigioso centro di ricerca della Weil Cornell Medicine di New York. “Il contributo della Fondazione sarà centrale per aprire a nuove possibilità farmacologiche per i pazienti con Sindrome di Richter, provando a colmare un vuoto clinico significativo”. I risultati della prima edizione del Bando, sostenuto anche da un contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo e lanciato in partnership con l’Università di Torino e l’A.O.U. Città della Salute, sono stati molto positivi, con un’alta partecipazione di ricercatori appartenenti al polo Molinette, impegnati sia nella ricerca di base traslazionale che nella clinica. “La qualità delle proposte è stata complessivamente alta – sottolinea Emilio Hirsch, direttore scientifico della Fondazione Ricerca Molinette Onlus, presieduta da Massimo Segre – e questo dimostra quale sia l’impegno profuso dai ricercatori torinesi nella ricerca sulle malattie tipicamente associate all’invecchiamento, patologie che in una popolazione in cui gli anziani sono sempre di più condizionano la qualità della vita, la tenuta del sistema sanitario e le priorità per il nostro futuro. La speranza è oggi che questo finanziamento possa contribuire allo sviluppo di nuovi famaci e brevetti, per creare concretamente nuove possibilità di cura per i pazienti e, contemporaneamente, generare possibilità di sviluppo industriale con ricadute positive sul territorio”. "L’invecchiamento è associato, da un punto di vista biologico, all’insorgenza di patologie degenerative, che portano a problemi cardiovascolari, neurologici e non ultimo al cancro", spiega la Tiziana Vaisitti. Che aggiunge: "La sindrome di Richter, di cui mi occupo da alcuni anni, è la trasformazione della leucemia linfatica cronica, la leucemia più diffusa nei paesi Occidentali con un’età media all’esordio di 65 anni, in un linfoma aggressivo. La prognosi di questo linfoma è infausta, con una sopravvivenza per i pazienti di pochi mesi. Nonostante le cellule di questa leucemia siano state scoperte da Maurice Richter nel 1928, ad oggi le possibilità terapeutiche sono drammaticamente limitate. Pertanto il progetto ha lo scopo di individuare in queste cellule dei meccanismi che possano essere colpiti da farmaci. L’idea innovativa è di capire meglio come bersagliare specificità metaboliche che rendono le cellule di Richter diverse da quelle sane e che potrebbero essere alla base della loro resistenza ai farmaci attualmente disponibili. Questo studio permetterà quindi di conoscere meglio i meccanismi molecolari di malattia, così da definire nuove strategie terapeutiche personalizzate". Fondazione Ricerca Molinette è un ente senza scopo di lucro, nato nel 2001 dall’iniziativa congiunta dell’Università degli Studi di Torino e dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Città della Salute e della Scienza”. L’obiettivo della Fondazione è sviluppare la ricerca scientifica all’interno della “Città della Salute e della Scienza” di Torino, collaborando con l’ospedale per migliorare il benessere dei pazienti e la qualità delle cure. In particolare, la Fondazione si impegna a sostenere la ricerca traslazionale, cioè volta a trasferire in ambito clinico i risultati della ricerca di laboratorio, attraverso lo sviluppo di nuovi farmaci e terapie. I progetti che la Fondazione ha scelto di prediligere sono quindi una sorta di ponte tra la scienza e la medicina, rispondono ad esigenze reali e mettono al centro il paziente e il suo benessere. La Fondazione sostiene inoltre l’Ospedale nei suoi bisogni concreti, nel quotidiano e durante le emergenze. Durante l’emergenza Covid-19, grazie alla Campagna “Insieme in Prima Linea” sono stati raccolti e devoluti all’Ospedale Molinette e alla Città della Salute e della Scienza oltre 300.000 euro, destinati a dispositivi di protezione individuale, dispositivi medici e al potenziamento del Laboratorio di Microbiologia e Virologia. Dal 2001 ad oggi sono stati sostenuti oltre 530 ricercatori, per circa 15 milioni di euro erogati e oltre 200 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali.

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