sabato 26 febbraio 2022

Premiato brevetto torinese contro la metastasi del cancro

È stato premiato all’Expo di Dubai come migliore brevetto italiano nella sezione Life Science and Healthcare nell’ambito dell’Intellectual Property Awards 2021. Si tratta di un complesso chimerico specifico per le cellule tumorali sviluppato da Lorena Quirico, Francesca Orso e Daniela Taverna del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute, del Centro per le Biotecnologie Molecolari dell'Università di Torino. Il progetto è stato finalizzato a cercare terapie più efficaci per la cura del cancro oltre che maggiormente focalizzate sul tumore. Una delle principali cause di mortalità legata al cancro è la formazione di metastasi in organi distanti da quello dove il tumore ha avuto una sua prima origine. Questo perché, purtroppo, le attuali terapie non sono sufficienti a eradicare la malattia e sono spesso devastanti per l’organismo, che viene quindi debilitato dalla terapia stessa. Il team guidato da Daniela Taverna ha sviluppato un complesso macromolecolare che comprende molecole di natura diversa capaci di esercitare azioni differenti. Il complesso chimerico è composto da due porzioni: una sequenza chiamata aptamero, in grado di riconoscere selettivamente un antigene presente in grande quantità sulle cellule tumorali unita a un piccolo RNA non-codificante, il miR-148b, con funzione anti-metastatica. Tale complesso ha mostrato una elevata capacità di bloccare la metastatizzazione, che è ancora oggi la causa principe della mortalità per cancro. Il complesso chimerico è stato oggetto di brevettazione nazionale e internazionale ed è stato premiato a Dubai, in seguito al concorso organizzato dal ministero dello Sviluppo Economico (Mise) - Direzione Generale per la Tutela della Proprietà Industriale – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, in collaborazione con Netval. Un importante riconoscimento che mostra ancora una volta come sia cruciale la ricerca svolta nelle Università pubbliche, enti pubblici di ricerca nazionali e a Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) per le ricadute che questa può avere in termini di avanzamento tecnologico in ambito sanitario.

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