mercoledì 9 febbraio 2022

Un micro-telescopio contro la maculopatia senile

Un vero e proprio 'telescopio galileiano' miniaturizzato, è stato messo a punto per restituire, almeno in parte, la vista alle persone affette da maculopatia senile. Lo ha riportato l'Ansa Salute, sottolineando che, per la prima volta in Italia e tra le prime al mondo, questo sistema è stato impiantato su tre pazienti (due uomini e una donna, tra i 65 e gli 80 anni), assistiti dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs, dal professor Stanislao Rizzo, direttore della Uoc di Oculistica del Policlinico Gemelli e ordinario di Clinica Oculistica all'Università Cattolica, campus di Roma. “Questo tipo di trattamento – ha spiegato Rizzo all'Ansa - è riservato ai pazienti con una forma avanzata di maculopatia. La macula è la parte centrale della retina, il tessuto più nobile e sofisticato del nostro organismo, composto da cellule altamente specializzate, i fotorecettori, che trasformano uno stimolo luminoso, un'immagine, in un impulso elettrico che viaggia dalla retina al cervello, nell'area dove la visione si forma. E' la macula che ci consente di vedere i dettagli, di riconoscere i volti dei nostri cari, di vedere i colori e di leggere libri o gli sms sul cellulare”. La maculopatia è un problema sociale di grande rilevanza nel mondo occidentale e lo sarà sempre di più visto l'invecchiamento della popolazione. In Italia è affetto da questa condizione oltre un milione di persone, 200-300.000 dei quali in forma grave. L'intervento è del tutto simile a un intervento di cataratta classica. “Rispetto all'intervento tradizionale – ha commentato il professor Rizzo - cambia solo la larghezza dell'incisione, che è di 2 millimetri nell'intervento classico e di 7 in questo. L'intervento si effettua in day surgery e dura 15-20 minuti”.

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